Matilde

Comune di Castelnovo ne' Monti
A spasso nel Medioevo

Il territorio di Catelnovo ne' Monti fu abitato già in tempi antichissimi da diverse popolazioni che si susseguirono nei secoli, a partire dai Liguri, attraverso gli Etruschi, i Celti fino ai Romani, che costruirono il primo fortilizio sulla Pietra di Bismantova e i cui ruderi furono individuati per la prima volta nel XIX secolo. Seguirono le dominazioni bizantine e longobarde e negli anni a cavallo del Mille divenne feudo dei potenti Canossa, che eressero il Castrum Novum, cioè il castello nuovo che diede il nome al paese, in contrapposizione al Castrum Vetus ormai dirupato sul pianoro della Pietra.

La costruzione del castello avvenne tra il 1062 e il 1110 per contrastare i Dallo, che dalla Garfagnana, erano penetrati la montagna reggiana, annettendosi il feudo di Bismantova. La rocca che sorgeva nel borgo alle falde del Monte Castello venne ceduta dalla Contessa Matilde nel 1111 ai Benedettini del Monastero di Sant'Apollonio di Canossa. Nei secoli successivi Castelnovo passò al Comune di Reggio, fu oggetto di una continua disputa tra diverse famiglie feudali tra cui i Canossa e infine diventò podesteria estense dal 1492 al 1796. Dell'antico castello sono attualmente visibili parte del mastio e della cortina muraria, la torre, a pianta quadrata con conci di arenaria ben squadrati, è ridotta ad una muratura capitozzata che si innalza solo di alcuni metri.

Il nucleo storico del paese è alloggiato in una conca naturale contornato dai rilievi di Monte Castello, monte Bagnolo e monte Forco su cui si estendono tre pinete messe a dimora alla fine dell'800. Il borgo attuale ha un'origine relativamente recente, tra il XIV e il XV secolo. Gli edifici che racchiudono piazza Primo Maggio, l'antica piazza d'armi, sono di rilevante pregio storico e architettonico. Nel lato orientale della piazza si innalza un massiccio fabbricato le cui caratteristiche, rimandano a un primitivo impianto di casa torre.

Posta su un colle ai margini dell'abitato sorge invece l'antica Pieve di Campiliola di cui si ha notizia, come chiesa plebana, nel 980 tra i possedimenti della diocesi di Reggio e costituiva un importante punto di riferimento nell'area appenninica. Originariamente situata sulla sommità della Pietra di Bismantova, solo nel XIII secolo fu trasferita vicino all'abitato, ma della struttura dell'antico edificio non si sa quasi nulla, quella attuale risale alle ristrutturazioni tardo seicentesche che trasformarono l'edificio dallo stile romanico al barocco. All'inizio del '700 le venne attribuita la nuova denominazione di Pieve di Castelnovo. La Pieve è attualmente articolata in un ampio edificio religioso con annessa canonica e una corte interna delimitata da una cinta muraria e al cui interno figura un bel portico con loggiato.

La visita al territorio catelnovese, non può non terminare prima di avere esplorato i suggestivi borghi medievali che punteggiano queste montagne dense di una storia e di un retaggio così antichi. Gombio ad esempio è uno tra i più significativi borghi di impianto medievale dell'Appennino reggiano, caratterizzato da numerose case torre e da edifici a pietra a vista di origine medievale.
Significativo anche Roncroffio, di impianto tardo medievale caratterizzato da una bella casa torre posta al centro del borgo e da edifici rinascimentali. Da vedere i tre antichi metati, i comuni essiccatoi per castagne, risalenti al XVII e XVIII secolo.
Situata preso la confluenza del Rio Spirola con il fiume Secchia, La Gatta è un nucleo di grande valore monumentale. Tra '500 e '600 i Gatti, famiglia eminente della zona, vi realizzarono le loro residenze e la chiesa dedicata a Sant'Antonio da Padova. L'antico palazzo dei Gatti si sviluppa in un complesso a struttura compatta, con chiara matrice fortilizia probabilmente attribuibile al secolo XVI., mentre l'emergenza architettonica più significativa è il Palazzo Nuovo dei Gatti, riferibile al XVII secolo. In questa località sono state ritrovate una quarantina di sepolture con corredo funebre costituenti una necropoli di età romana.
Suggestivo per ambientazione e per caratteristiche architettoniche, il borgo di Maillo si trova sul fondovalle dell'omonimo torrente, in mezzo a folti boschi. Fin dall'VIII secolo è ricordato un castello che faceva parte di un ampio sistema difensivo in collegamento con altri castelli e rocche limitrofe. I suoi ruderi si trovano su un cucuzzolo a monte del borgo.

NoteFoto contenute nell'audioguida di Mario Rebeschini