L'Ars Canusina
L'artigianato che si ispira all'arte romanica
Il percorso sulle tracce di Matilde di Canossa ci porterà alla scoperta di interessanti tradizioni che si sono ispirate alla storia di Matilde, come l'Ars Canusina. Era il 1930 quando la giovane psichiatra reggiana Maria Bertolani Del Rio, in collaborazione con esperti di arti applicate al disegno, alla pittura, alla decorazione e al ricamo, tradusse i motivi iconografici della tradizione di Canossa, singolare espressione dell'arte romanica che distingue il territorio soggetto all'impronta culturale di Matilde, in un vasto repertorio grafico. Lo scopo era quello di sviluppare un'attività manuale artigianale come forma terapeutica per i piccoli malati psichiatrici della scuola che la Bertolani Del Rio dirigeva. Nel 1935 venne così pubblicato l’album intitolato Ars Canusina, che rappresentava i canoni di questa nuova disciplina artigianale-artistica. Si trattava di un campionario di disegni ottenuti trasferendo le figure dalla pietra al foglio, evidenziando le coerenze geometriche originarie.
Fu così che prese vita l'arte del ricamo canusino che, sotto l'abile guida di esperte ricamatrici, si rivelò non solo un avveniristico ed efficace esercizio terapeutico, ma anche un lavoro artigianale che meritò attenzione nel panorama artistico per la colta e peculiare iconografia proposta. Con i nuovi orientamenti terapeutici della seconda metà del '900, l'attività della scuola venne accantonata e l'Ars Canusina entrò di merito nel tessuto economico del territorio subendo purtroppo la rapida crisi del settore.
Il 25 settembre 1948 Maria Del Rio depositò il marchio commerciale Ars Canusina, ottenendo il brevetto di esclusiva per tutelare i criteri di produzione originali su ricami, ceramiche, cuoi, metalli sbalzati, bassorilievi in legno e in pietra. Alla sua morte, lasciò il marchio al parroco di Casina che, nel 1990, lo donò allo stesso Comune di Casina.
Nel 1990 l’Ente proprietario ha istituito una Commissione per la salvaguardia dell’Ars Canusina, alla quale ha affidato tutti i compiti di controllo e promozione relativi alla produzione e al marchio. Gli sforzi della Commissione hanno tolto dalla polvere delle soffitte una delle storie più pregevoli e fra le più originali del Novecento italiano.
Le rielaborazioni del repertorio dell'arte romanica, che ha le sue fonti nei fregi delle cattedrali, delle pievi e dei castelli, nei mosaici pavimentali e nei codici miniati del secolo di Matilde, rappresentano oggi l'identità dell'Ars Canusina.
Questa particolare forma di artigianato, tutelato dal Consorzio Ars Canusina, costituito nel 2007 dal Comune di Casina e da Gal – Agenzia per lo sviluppo locale integrato dell' Antico Frignano e Appennino Reggiano, si presenta oggi attraverso la produzione di alcuni artisti che operano in raffinate botteghe d'arte, eredi del secolare artigianato locale e che si articola in diversi settori quali il ricamo su tessuto, la ceramica, il vetro decorato, il ferro battuto, la scultura e la lavorazione della pietra, il cotto intarsiato e artistici sistemi luminosi. I soggetti sono di tipo geometrico o riprendono le figure antropomorfe e i motivi naturalistici che propongono significati simbolici ed estetici ricorrenti nell'arte romanica.
I processi di lavorazione ed esecuzione delle opere avvengono attraverso l'impiego delle tecniche più antiche e nel rispetto dei canoni decorativi propri della tradizione d'arte.
I prodotti così elaborati richiamano sempre l'impronta originale da cui sono tratti.
Note | Immagini dal sito web: www.consorzioarscanusina.it |
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